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La macchina del Triduo

Storia

La macchina delle Quarant’ore e del Triduo dei morti è stata commissionata nel 1942 da Don Paolo Lascioli ,allora parroco di Braone, alla ditta Ferrari di Precasaglio. E’ un pregevole manufatto dell’artigianato e dell’arte dell’intarsio del legno che viene applicato armoniosamente all’altare maggiore. Per allestire questa macchina si uniscono tra loro, come in un puzzle, 6 pesanti pezzi di legno di castagno sul contorno dei quali, tra una voluta e l’altra, svettano ben 55 candele. Nel 2003 il parroco Don Fausto Murachelli, avendo constatato che da alcuni anni non veniva montata la struttura a causa del suo degrado, pensò bene di farla restaurare considerandola opera preziosa degna che avrebbe dato lustro alle solenni cerimonie delle Quarant’ore e del Triduo. Infatti si provvide alla manutenzione straordinaria dell’artistico manufatto per cui, tramite il Museo Diocesano, fu sottoposto ad una meticolosa pulizia e ad una nuova verniciatura operazioni indispensabili alla sua conservazione; nel contempo fu installato l’impianto elettrico con le apposite candele che sostituirono le precedenti di cera.

Braone 03/02/2009

Prandini Rino

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Ultimo aggiornamento
03 novembre 2022